tradimenti
Farmi pagare per fare sesso: una fantasia sempre cercata.
di anita69
01.11.2023 |
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"Sono devastata, la fica e il culo mi bruciano, sento l’aria che entra, hanno fatto due caverne… ma i ragazzi sono felici e mi dicono che hanno speso bene i..."
Nei giochi di letto fra Gius e me, la fantasia perversa di farmi pagare per scopare c’è sempre stata. Si alternava ai racconti fantastici di due o tre amici che mi scopavano di brutto riempiendo tutti i miei buchetti o alla lingua svettante di una cara amica che i suggeva la fica con grande passione.
Tutte fantasie che trovavano lo sfogo massimo in prossimità di miei godimenti e venute ripetute e di sborrate colossali di Gius.
Immaginare di essere pagata per fare sesso con uno qualsiasi, piuttosto brutto, vecchio e con la pancetta dava stimoli alla mia fichetta soprattutto quando era piena del cazzo di Gius che si muoveva dentro, ora lento e strisciante ora forte e spaccante.
Un gioco che eccitava le nostre fantasie fra una mia passeggiata sulla circonvallazione di una grande città, minigonna filo fica, autoreggenti e niente slip o una accoglienza in una stanza di un hotel a ore con il maschietto che prima di spogliarsi metteva i soldi sul comodino. Due scene che ci eccitavano da morire.
Una volta terminata la scopata fra Gius e me, svuotata fica e cazzo di abbondante borra, tutto finiva.
La paura di quei comportamenti aveva sempre ragione sulle nostre fantasie.
Non ci sarebbe mai stato possibile realizzare questa fantasia se non in presenza di una occasione imprevista e particolare.
E una occasione, imprevedibile, accadde.
Eravamo andati con Gius a Miano a vedere una Mostra su Leonardo, un week end culturale e tutto nostro.
Arrivo all’Hotel di Milano, visita alla Mostra, ritorno in Hotel per cambiarci, aperitivo nell’attico dell’Hotel, due cocktail Martini Hemingway, che ci dettero subito una bella spinta.
Cena in un elegante ristorante, io vestita a strafica, vestito nero attillato filo fica, camicetta bianca con un reggiseno trasparente che lasciava vedere i miei rosei capezzoli.
Capesante, branzino al sale, una boccia di Chablis, un bel Rum agricolo per finire.
Siamo belli caldi Gius ed io, con una grande voglia di scopare e Gius, il solito maialino, mi propone di andare in un club Privé nella periferia di cui gli avevano parlato un sacco bene.
Andiamo, entriamo un posto non male, prendiamo al bar due Gin tonic tanto per non far calare il tasso alcoolico e saliamo nelle stanze del sesso.
Ho voglia io, ha voglia Gius, siamo bevuti e allegri, ma nelle stanze una delusione. Solo persone anziane, commendatori con la pancetta, con le calvizie...uno strazio.
Dico a Gius, sono ubriaca, ho voglia di sesso, ma farmi scopare da quei brutti e vecchi panzoni, non è possibile…c’è un limite a tutto.
Barcollando e sorreggendoci a vicenda usciamo dal Club, saliamo in auto per tornare in Hotel.
Abbiamo voglia matta di scopare, siamo eccitati dal posto visto e non potuto utilizzare e allora metto una mano sul pacco di Gius, tiro fuori il suo pistolotto e mi chino per infilarmelo in bocca, dopo avergli dato un paio di leccate come al gelato.
Gius apprezza moltissimo, allunga una mano sulla mia fica, che aveva già abbondantemente bagnato i miei slip brasiliani.
Cresce la nostra voglia e la paura di fare in incidente con l’auto, siamo in periferia lontani dall’Hotel, quando percorriamo una strada dove un paio di passeggiatrici attempate aspettavano clienti.
In fondo alla strada un enorme distributore, con lavaggio, officina, tutto chiuso per la notte. Gius si infila con l’auto per trovare un posto dove dare sfogo alla nostra sessualità repressa.
Mentre ci baciamo con passione vediamo arrivare altre due auto, che si fermano non lontano da noi. Ci mettiamo a guardare e vediamo che sono li per scopare anche loro, non hanno paura ad accendere le luci interne il che ci fa vedere che sono quelle due passeggiatrici che hanno beccato i loro clienti e si stanno preparando a dare la fica in cambio di denaro.
Rimaniamo folgorati, ecco l’occasione che aspettavamo da anni per realizzare la nostra fantasia.
Gius mette in moto e mi porta dove erano le due battone, mi scende e dice che torna nel parcheggio per vedere la mia attività.
Sono eccitata e sconcertata, sono su una strada di periferia, dove cinque minuti fa battevano due puttane e sono qui per provare l’emozione sconcia di fare come loro.
Non ho tempo di riflettere, si ferma un grande Mercedes, sono tre giovani, carini, bei tipi che mi chiedono quanto voglio.
Sono nel panico, che faccio? Salgo con loro? Sono tre giovani e belli e sono tentata… a cose normali la fica gliela darei gratis da quanto sono eccitata e ubriaca.
Me la cavo dicendo…fate voi un’offerta…perché con tre non sono mai andata.
Ci pensano un momento, poi uno dice ti diamo 200 euro per tutti e tre senza limiti…che penso voglia intendere quello che dicono le battone di strada, bocca culo fica. Ora il mio culo è quasi vergine, nel senso che non sempre lo do, anche a Gius perché mi fa male e odio il dolore.
Ma ora tutto penso fuorché al mio culetto semi-vierge.
La voglia di cazzo è tanta, la fantasia pure, l’occasione è perfetta, nel parcheggio c’è Gius e non dovrei rischiare nulla.
Dico di si e salgo sul Mercedes. Poche frasi di circostanza, i ragazzi sulla trentina, belli come il sole mi guardano allupati.
Contano i soldi, 4 pezzi da 50 e me le infilano nel reggiseno.
Vedere tre giovani che pagano assai per trombarmi mi eccita da morire, mentre il ragazzo accanto inizia a prendersi un acconto infilando una mano fra le mie cosce.
Nulla di male se nonché trovando i miei slip bagnati e mollicci urla agli amici “questa troia è un lago nella fica, chissà quanti cazzi ha già preso”
Divento rossa, se non fossi completamente ubriaca e arrapata non ne farei più di nulla. Ma il gioco mi attira…mi hanno pagato…hanno messo 200 euro nel mio reggiseno con un solo obiettivo: trombarmi in tutti i miei buchi.
Giungiamo al parcheggio, la fortuna vuole che si accostino all’auto dove è Gius, così sono più tranquilla. Accendono la luce interna perché vogliono vedermi nuda e io li accontento, anche perché così Gius vedrà che sono qui.
Il ragazzo al volante viene anche lui sul sedile dietro, sono in mezzo a due ragazzi ora nudi anche loro, mentre il terzo sul sedile davanti sta girato verso di noi e le sue mani mi stringono le poppe.
Impugno i due cazzi, non male tra l’altro, dei due ragazzi e inizio a segarli, mentre loro mi abbrancano le chiappe del culo e cercano con le dita di entrare nella fica e nel buchino.
Sono eccitata la massimo, mi chino a prendere in bocca il cazzo del ragazzo di destra senza mollare quello di sinistra. Lo sbocchino ben bene poi posso all’altro, mentre loro mi mantrugiano la fica e il buchetto.
Sono vicina a godere per la situazione e per il petting e infatti dopo poco ho un orgasmo bagnatissimo che mette in grande eccitazione i tre ragazzi che se ne sono accorti.
Guarda come gode questa troia e non abbiamo ancora cominciato.
Poi uno mi fa salire a cavalcioni su di lui, infilo il suo cazzo con le mani nella mia topa e inizio a cavalcarlo lentamente.
Il cazzo ci sguazza in una fica che è già un lago.
Sento l’altro ragazzo avvicinarsi alle mie chiappe, aprirle con le mani e avvicinare il suo cazzo al mio buchino. Gli urlo fai piano… e lui spinge forte e deciso…è un attimo ma la situazione arrapante, la borra che dalla fica è scivolata sul buco del culo, fa si che il suo cazzo entri subito, come nel burro, senza farmi male.
Sono scopata davanti e dietro, godo e comincio ad urlare godooo!
Allo il terzo ragazzo scende e apre lo sportello dietro e mi mette il cazzo in bocca per fermare gli urli.
Chissà Gius come si starà segando, vedendo lo spettacolo che sto dando e a pagamento.
Andiamo avanti così fino a che il ragazzo che mi incula non sborra nel preservativo mugolando come un cane ferito.
Ci fermiamo un attimo per scambiare le posizioni, i ragazzi mi alzano, mi frullano come fossi una palla.
Quello che mi scopava mette il suo cazzo nel mio culo, quello a cui facevo un pompino mi entra nella topa e quello che è venuto nel culo, mi mette il cazzo in bocca per farselo pulire.
E la giostra ricomincia. Mi sbattono da tutte le parti, sento il loro cazzi nei miei buchi, li riempiono, mi arrivano fino in fondo, sento le loro palle che sbattono sulle mie chiappe e sulle mie cosce.
Poi il maialetto che mi sta inculando toglie di colpo il cazzo dal culo e lo infila anche lui nella topa.
Oooh! Ho due cazzi nella fica, mai provato, ma anche mai la mia fica è stata così un lago, così allargata.
Godo da morire, ho due orgasmi di seguito devastanti.
Mi ci vorranno settimane di impacchi per sistemare la mia fica così violata.
I ragazzi che sono nella topa sbrodano assieme e gli schizzi e il caldo della broda dentro il preservativo mi fanno avere un ultimo devastante orgasmo, che trasmetto al cazzo che ho in bocca e che erutta un mare di borra nella mia gola…e io ingollo tutto.
Sono devastata, la fica e il culo mi bruciano, sento l’aria che entra, hanno fatto due caverne… ma i ragazzi sono felici e mi dicono che hanno speso bene i loro soldi, anzi vorrebbero darmi ancora 50 euro se gli pulisco i cazzi con la lingua.
Sono distrutta e gli dico di no…un'altra volta…tanto mi trovare qui…da bugiarda come sono.
Mi vesto alla meno peggio, regalo loro i miei slip ormai inutilizzabili, gli dico di lasciarmi qui e appena sono partiti entro nell’auto di Gius, che ha sbrodato nel fazzoletto e mi dice che troia che sei…una vera puttana…a letto faremo i conti…
Ma per una settimana la fica non gliel’ho più data…era devastata…due cazzi assieme…però non è stato male…devo riprovare qualche volta…hahah
Anita
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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